Audit energetico: prossima scadenza a dicembre 2023

17 Luglio 2023 | Efficienza Energetica

Come previsto dal Decreto Legislativo del 4 luglio 2014 n°102, l’audit energetico, altrimenti noto come diagnosi energetica, è obbligatoria per determinati soggetti. Chi sono ed entro quando devono presentarla? A chi rivolgersi?

Se gestisci una grande impresa, caratterizzata da importanti consumi energetici, saprai che questo tipo di realtà è soggetta all’obbligo di audit energetico, altrimenti noto come diagnosi energetica.

Ma ogni quanto va redatto? A chi devi affidarti? Quanto è vicina la prossima scadenza?

In questo articolo puoi trovare le risposte ad ognuna di queste domande, ma anche qualche informazione in più per comprendere meglio le finalità della diagnosi energetica per le imprese. Buona lettura!

Cos’è l’audit energetico?

L’audit energetico (o diagnosi energetica) è la ”procedura sistematica finalizzata ad ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi ‐ benefici e a riferire in merito ai risultati” (Dlgs 141/2016, di integrazione del Dlgs 102/2014, all’art .2 lettera b‐bis).

Nello specifico, le finalità dell’audit energetico sono: definire il bilancio energetico dell’edificioindividuare gli interventi di riqualificazione tecnologica, valutare per ciascun intervento le opportunità tecniche ed economichemigliorare le condizioni di comfort e di sicurezza, riducendo, al contempo, le spese di gestione.

Può essere eseguita per qualsiasi struttura, grande o piccola, pubblica o privata. Chiunque voglia adoperare un uso accorto dei propri strumenti energivori.

Come previsto dalle linee guide ENEA, l’audit energetico è composto dai seguenti documenti:

  • Indicazioni sulla modalità di raccolta dei dati;
  • Analisi completa del sito descrivendo il processo produttivo, l’organizzazione delle attività lavorative e le modalità di rilevamento dei consumi dei vari vettori energetici per definire i centri di costo tipici della struttura in esame;
  • Descrizione energetica dei sistemi esistenti (tipologia di utenze, modalità di funzionamento, consumi energetici annui);
  • Realizzazione del Modello Energetico per ciascun vettore;
  • Analisi dei consumi energetici (fabbisogno specifico dei vari vettori energetici);
  • Analisi dei fattori di ottimizzazione;
  • Definizione dei KPI (Key Performance Indicator) o Benchmark;
  • Calcolo degli indici di prestazione energetica e confronto con i KPI;
  • Opportunità di Miglioramento;
  • Conclusioni con ranking delle opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica.

Dunque, serve ad analizzare tutti i processi che incidono sui consumi energetici per individuare, così, le soluzioni di efficienza energetica più efficaci dal punto di vista tecnico ed economico.

Audit energetico, quanto costa?

Come puoi approfondire nell’articolo dedicato quanto costa una diagnosi energetica?, per redigere la diagnosi energetica, gli operatori, si avvalgono di metodi di calcolo e valori di riferimento del mercato, così da poter elaborare al cliente, una proposta commerciale fondata su sistemi di comparazione chiari e trasparenti.

Il suddetto metodo rappresenta solo un riferimento e come tale lascia la possibilità agli operatori di tener conto delle particolarità di ogni caso.

Dunque, il costo dell’audit energetico varia a seconda della dimensione e della complessità del sito produttivo da analizzare.

Nota bene, in determinate circostanze, la diagnosi energetica può essere totalmente finanziata o cofinanziata dai contributi statali o regionali.

Ad esempio, la diagnosi energetica per gli edifici pubblici può essere finanziata totalmente attraverso l’incentivo Conto Termico 2.0.

Per quanto concerne invece la diagnosi energetica per le PMI (Piccole Medie Imprese), come previsto dal D.Lgs. 102/104, è previsto un cofinanziamento delle Regioni. L’importo di tale incentivo varia da quanto previsto dalla Regione di riferimento.

Ultima forma d’incentivazione: la detrazione fiscale per la ristrutturazione energetica (attualmente al 65% IRPEF).

Inoltre, in determinate casistiche, l’audit energetico potrebbe essere sovvenzionato in quota parte, o totalmente, attraverso i fondi regionali.

Quali impese sono soggette all’obbligo?

soggetti obbligati ad eseguire la diagnosi energetica (puoi approfondire all’articolo Obbligo Diagnosi Energetica: chi riguarda) sono definiti all’interno dell’articolo 8 del Decreto Legislativo 4 luglio 2014, n° 102 e sono:

  1. Le grandi imprese, ovvero quelle che hanno più di 250 dipendenti e fatturato annuo superiori ai 50 milioni e bilancio annuo maggiore di 43 milioni ripetuto per due esercizi consecutivi;
  2. Le imprese energivore che consumano in 1 anno, 2,4 GWh di energia elettrica o di altre energie, le cui spese energetiche siano maggiori del 3% del fatturato.

Quando scade?

Le imprese soggette all’obbligo della diagnosi energetica devono eseguire la suddetta entro il 5 dicembre con cadenza ogni 4 anni dalla prima.

La comunicazione all’ENEA deve essere poi trasmessa, assieme alla documentazione necessaria, entro e non oltre il 22 dicembre dell’obbligo.

Nel caso in cui queste scadenze non siano rispettate, saranno applicate delle sanzioni amministrative, così come disposto dall’articolo 16, comma 1 del Decreto Legislativo 102/2014.

L’importo della sanzione per chi non rispetta l’obbligo, varia dai 4.000 ai 40.000 euro, mentre per chi da redatto l’audit energetico non in conformità con quanto prescritto dalla norma, andrà incontro ad una sanzione che oscilla tra i 2.000 e i 20.000 euro.

A chi affidarsi

La diagnosi energetica deve essere necessariamente redatta da società di servizi energetici, che possono essere:

  • EGE certificati in conformità alla UNI CEI 11339;
  • ESCo, certificate secondo UNI CEI 11352.

L’esperto in gestione dell’energia (EGE) è il “soggetto che ha le conoscenze, l’esperienza e la capacità necessarie per gestire l’uso dell’energia in modo efficiente”, certificato secondo la norma UNI CEI 11339:2009.

Le Energy Service Company (ESCo), invece, offrono servizi di efficienza energetica assumendosi tutti i rischi e gli oneri, sia tecnici che finanziari.

RiESCo è la ESCo certificata UNI CEI 11352:2014 e ISO 9001.

Crediamo fortemente nel modello di azienda innovativa e sostenibile, per le proprie tasche e per l’ambiente.

Per questo guidiamo le imprese verso un uso efficiente ed efficace dell’energia, così da restare competitive nel medio lungo-periodo, con tutte le ricadute positive che ne possono derivare.

Attraverso il contratto di prestazione energetica (EPC), realizziamo e finanziamo, totalmente o solo in parte, progetti di efficienza energetica supportati dagli incentivi dedicati, a partire, proprio, dall’esecuzione della diagnosi energetica.

Se vuoi saperne di più per la tua impresa, contattaci!

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